sabato 24 settembre 2011

Di manovre, zanzare, unghie incarnite e tutto 'l cucuzzaro


Ed è così che qualche mese dopo la porchettata di fine campionato (e ‘l vino, ovvio) ci ritroviamo qui, puntuali come l’aumento della benzina a fine giugno. Mora’ che te venisse ‘n….  Gavettone party (co’ le conche si intende) e tressettino d’obbligo sotto l’ombrellone, col mio fido & Co a sfogliare, tra ‘na parmigiana co’ le melanzane e l’altra, i giornali fino al trenta di agosto per scoprire le novità estive.
Ufficialmente entrato nella speciale classifica dei ruoli più infelici della storia, subito dopo la valletta di Pippo Baudo e la manina del “ripescatore” del Cesi (oggi ahimè in seconda categoria) ecco & Co: un fusto compresso nel mutandone bianco blu di flanella che pare disegnato da Martufello e la collanina col cervo: con l’ACD marchiata a fuoco sulla pelle. Unico obiettivo: intrufolarsi per spizzare le novità del calciomercato, gli scoop, le manovre.
Distesi al sole, co’ la trippa che ce faceva ombra (eh, quante memorabili magnate 'sti mesi indietro!) ordinamo un ghiacciolo al Lardo di Colonnata al barretto de Montalto e ‘nsaccamo le spalle davanti alla mancanza del jukebox e dei suoi tormentoni: i Righeira, i Ricchi e Poveri che poi sono sempre stati i veri fattori dei raptus omicidi ferragostani assieme ai topless della Cancellieri e alle telecronache di Pellegatti.
Ogni anno ad agosto la solita solfa. E quest’estate che noia, non ci sono più gli scoop di una volta. In compenso ci sono state le copertine dedicate alle magagne amorose: quelle del Bello e Mister Moureno, s’intende! E se può sembrare un fatto trascurabile, sappiate che le foto della liaison hanno tenuto banco sotto gli ombrelloni assai più della manovra finanziaria. Ben altre, dicono, sono state le manovre dei piccioncini: mentre il primo cercava in ogni modo di iscriversi al corso per imparare ad inviare cuori su Feisbucche, l’altro scriveva sms romantici sulla migliore presa (di posizione): 4-4-2? 5-3-2?
Insomma, è stata l’estate dei sentimenti che non ti aspetti. Questa la mia Hit parade 2011:
Al primo posto della speciale classifica si piazzano, senza dubbio, le pappardelle, li crostini neri, il cacio, divorati con affetto (ma soprattutto affettato) allo “stende” alleronese. Con buona pace degli Anonimi (eh, no, quello nun so’ io regà!) che, dal muro de Piazza, annusavano solo il fumo delle grigliate. Bone, davero bone! E la Simona, con una passione d’altri tempi, e tutti quelli che hanno aiutato, e le bardasse de servizio, e la squadra dei cacciatori (uno per tutti, il mitico Ansano de Fischietto), Daniele dell’Anna, l’Asinello, l’alleronese quelle vere. ‘Na goduria!!

Al secondo posto, le effusioni pubbliche che non ti aspetti, un tripudio d’amore selvatico; Pato che limona ininterrottamente sul pontile di Villa Certosa (ma un Eminflex, un letto di fieno, un materassino gonfiabile?) Cosa erutterà mai sto finto vulcano di Villa Certosa, ferormoni? Me toccherà facce ‘na capatina. (Invito esteso anche ai piccioncini, ovvio!) Per non parlare di Balotelli che rimorchia qualsiasi cosa passeggi sul bagnasciuga, dalla turista tedesca al tellinaro settantenne. Avranno sbajato la dose?!

Terzo posto per Federica Pellegrini. Non tanto per quello che riesce a fare in 1’55’’58 a suon di vigorose bracciate, ma per quello che fa da asciutta: a lei scivolano addosso tanto l’acqua quanto le magagne amorose e si porta a casa due medaglie. Vojo dì, noi appagati da più modesti bagni nelle acque del mare de Paja, col tubo galleggiante,  noi che emo sempre saltato ‘l mare perché “nun emo fatto in tempo a taglià l’ugna incarnita”, i successi sportivi li lasciamo celebrare ai giornalisti che trascorrono notti insonni per partorire giochi di parole entusiasmanti con la parola FEDE. Considerando però che la sportiva media, la più carina, è generalmente femminile quanto Papalla in giarrettiera e ha la falcata del Fico nei momenti migliori; ovvero il passo di un bersagliere bergamasco. Ci inchiniamo.

Il quarto posto è per le zanzare. Ovvero Odi et amo. L’accanimento dell’uomo contro 'sto poro insetto sta raggiungendo dei livelli preoccupanti. In fondo, viviamo in un paese in cui si tollera di tutto ma per le zanzare non c’è pietà. Che poi, vojo dì, fanno pure compagnia! In principio furono gli zampironi, metodo piuttosto diplomatico per togliersele di torno; finché parecchi in zona giurano di aver visto una zanzara rullarsi la polvere di piretro compressa del suddetto oggetto spiraliforme. E allora l’omo alleronese s’è incazzato sul serio e, a mezzanotte, con la Gazzetta dello Sport del giorno prima sapientemente arrotolata, zero spese, ha iniziato la collezione dei cadaveri color vermiglio sulla parete della camera e sulla fronte di Gasperini.

Il quinto posto (ma primo, a pari merito) va all’Amore con la A maiuscola, quello da Mattio in giù (che la Raffella Carrà nostra avrebbe cantato si c’avesse conosciuto prima), l’Amore tossico che ti fa il fegato A.Ci.Do. Le manovre dell’estate (no le stupidaggini) sono quelle del corteggiamento messe in atto da procacciatori, dirigenti, allenatore e aiutanti rossoblú per cui oggi, uno ad uno, posso celebrare i nuovi acquisti (certamente più duraturi di una cottarella estiva!):
CIUCO LUCA: Classe fine anni ’70. Ha giocato in categorie importanti nel ruolo di portiere. & Co, che ha fiutato le informazioni arrampicandosi sulla finestra del bagno del Bello (resistendo anche ai numerosi afflati. Che eroe!), suggerisce un’ultima informazione: una scarica di positività.
FRINGUELLO MATTEO: Classe ’91. Abbandona la militanza nel Federico Mosconi in cui giocava come centrocampista. Ottima scelta.
PONTREMOLI ALESSIO: Percorre una strada più breve, salutando con affetto (ci uniamo al coro: ciao, ciao!) gli amici nonché vicini di casa della Romeo Menti. Gioca, di fisico, come attaccante.
TIBERI RICCARDO: Classe ’84. Centrocampista attento e metodico della scuola Romeo Menti (ancora tanti saluti!). Anche detto l’Assessore.
NAZZARETTO DANIELE: Lascia il Ciconia e viene a rinforzare il reparto difensivo alleronese. Classe ’91.
Purtropppo, ‘l gordo Liberti, barista-centravanti argentino (ex ex del River Plate), classe 1949 (o 1950) che ‘l Bello e Boezio la Trebbia assunsero in una serata memorabile in cui scarseggiarono le scorte di birre in quel di Valencia, non ha voluto accettare la proposta fattagli dal nostro ds (si mormora che ‘l gordo Liberti avesse preteso da Moggi una stanzetta ammobiliata adiacente agli spogliatoi del Tardiolo, con letto a due piazze e frigobar corredato da  dodici bottiglie di birra Moretti doppio malto. Giusto l’occorrente pe’ pote’ dormì  ‘n quarto d’ora, tra ‘n tempo e n’altro!).
Ma non è finita qui. A quanti riecheggerà nelle orecchie il ritornello: “Non sarai mai solaaaaa. ACD Alleronaaa!”. Ebbene sì, Alessandro Piazzai, il Mameli de noantri, figlio del più grande idraulico della generazione passata, ex militante nello storico Sporting Club, è oggi il presidente della nostra amata squadra: le nozze sono state celebrate in gran segreto e l’esclusiva è stata venduta al Foglio Giallo. Trapelate le prime indiscrezioni, nei vicoli alleronesi, le voci si rincorrono: “Dice che coso, ‘l fijo dell’Ottavia, fa l’amore co’ quella de Mattio”/ “Ah cocca, nun me dì gnente, ho domannato ‘l nome al mi nepote; me s’è rivoltato”/  “No, c’ha n’ nome straniero; è forestiera me sa”.

E, così, sulle note dell’inno, eccoci al tanto atteso giorno dell’esordio. Si gioca di sabato per gentile concessione della Federazione visto che l’impianto di irrigazione (du’ sifone, of course) di Mattio pare essersi otturato (urge chiamata ad Areggi senior per rapida scalcagnificata!) e sul campo dei fratelli della Romeo Menti (quanto c’avevo sperato ne 'sto derby!). Afa e temperatura da trebbiatura, senza un filo d’aria.  Le squadre entrano in campo davanti ad uno schieramento di pubblico impressionante; le gradinate del Menti sopportano 180 persone ad occhio e croce; e io ritrovo i miei vecchi compagni di sventura: ‘l Gufo, i Cannas, l’Anna e Daniele, i Ball’s Boys, un neonato gruppo de bardasse innamorate (“Le Fringuelline”), Torrini-Ciucciornia e Albertino Banella  detto anche “Moviola” per le fulminee incursioni calcistiche.
Mister Moureno scende in campo con un 4-3-3 mascherato; un rombo-triangolo con l’esordiente Ciuco tra i pali. Saluto i ritrovati prodi del reparto difensivo: da destra, ‘l Trenino de lo Scalo, al secolo Alessio Gasparri, l’affilata Sega a nastro dell’Acquaviva a cui Mister Mou affida un ruolo ad hoc che pare cucito su misura, Palombini e Simone Magistrato. A centrocampo riconosco Papallino, il sopraccitato Assessore in mutandoni, Fringuello e captain Tardiolo. Il reparto offensivo è dapprima affidato alla coppia Brigante de’ Meana-David Panico.
L’arbitro fischia l’inizio e le squadre, tra scaramucce e assestamenti, si studiano; l’algoritmo è facile facile stavolta: la formazione di casa gioca comunque meglio. Sfioriamo un palo col Principe de Ripone e abbiamo altre buone occasioni con Panico. Al 25’ del primo tempo però, dopo un errore difensivo, l’Attiglianese ci uccella con un tiro a tu per tu con il portiere. Siamo sotto di un goal e qui dovrei dilungarmi sulla macumba. Mi guardo in giro e vedo gente che sussurra: “Eupalla ‘ndo’ see?” o qualcosa del genere! Sembra non esserci concesso nulla; un errore, un goal. Siamo accaldati ma continuiamo a resistere e ad attaccare per neutralizzare il risultato negativo. Gli avversari sono ormai nell’ombra se non per qualche sporadica giocata d’esperienza impostata dai giocatori Matusalemme (avranno la mi età…).
Il caldo si fa notare e quando l’arbitro invia le squadre negli spogliatoi i nostri corrono a rinfrescarsi. Iniziamo il secondo tempo con un assedio-arrembaggio evidente nella metà campo rivale; prendiamo in mano una partita giocata a senso unico nella quale la sfortuna e, a tratti, qualche imprecisione, stanno decidendo per un risultato avverso. Prendiamo fiato grazie all’entrata della panchina: Marchignani, Fabio Urbani, Serranti Nicolò, Battisti e il neo acquisto Pontremoli, entrambi in forma smagliante. Abbiamo altre occasioni ma la più clamorosa arriva con una bella azione in area del sopraccitato Pontremoli Alessio (l’Ibra de la Meana) il quale, strattonato, non riesce a proseguire: rigore sacrosanto (con tanto di ammissione di tifosi e giocatori storici attiglianesi) che l’arbitro non ci concede ed espulsione diretta del nostro per proteste. Lite e vituperio in campo e fuori; al nostro referee Moggi, baffo più irsuto del solito, sei stecche di sigarette già belle che spippacciate, pulsa la vena del collo e parte la bandierina (prima incastonata sottobraccio per far posto a una birretta) a mo’ di giavellotto. L’arbitro, preso nella mischia, non sa a chi dare il resto.  Cominciamo  bene! La FIGC invita a nozze il nostro sistema nervoso già messo a dura prova! Una volta, quando anch’io mi battevo in mutande sui campi del centro Umbria, un nostro compianto capotifoso, quando l’arbitro ci danneggiava, in maniera clamorosa, gridava dalla rete perimetrale, con le mani che ne scuotevano vigorosamente le maglie: arbitro, datte all’ippica!
Ci si batte con orgoglio ma le vecchie volpi rivali impongono di amministrare il vantaggio. Segnalo un mezzo innocente tiro da lontano che non impensierisce affatto il nostro portiere che per novanta minuti può ronfare con la bolla al naso. L’arbitro fischia (peccato! Pensavo avesse ingoiato l’arnese nel parapiglia!) e noi portiamo a casa un’ingiusta sconfitta. Ci incamminiamo per la via del ritorno. Su pe’ la Retta del Papa, squilla il telefono hot del compagno & Co; spifferi di dirigenza ci informano che la neonata associazione degli ARSI sabato darà una festa, in quel di Villalba, alla quale siamo, siete (!), tutti invitati! Regà, nun famo scherzi. ‘L core è debole!



7 commenti:

  1. Era ora,pensavo fossi morto ! E se quest'anno ci mettiamo un po più di testa e qualche bicchieretto in meno ci sarà da divertirsi . FORZA ALLERONA

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  2. Che onore aprire la stagione dei commenti! Bella la cronaca e forte l'idea di un blog tutto ACIDO! Dietro lauta ricompensa avrei delle foto del Moggi molto compromettenti!!

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  3. Ciao! Sono vivo e vegeto. Eccomi, con qualche chilo di troppo (urge dieta) al seguito delle truppe acide. Attendo le foto dei Moggi.

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  4. non ero presente oggi,causa Cresima,ma me pare de avè capito che ce rianno cresimato ?? Avanti Sempre ,però....

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  5. Si, è vero, ci hanno cresimato a dovere. ma niente paura: il nostro campionato inizia sempre con una paio di domeniche di ritardo (abbiamo una specie di fuso orario calcistico).

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  6. Ma il BELLO/MOGGI che dice,che dice....???E il ns Mister ?Urge analisi tecnica

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  7. Dicono che il nostro mister abbia messo a dieta alcuni giocatori! Per un paio di settimane possono bere, al massimo, un chinotto! Il Bello secondo me è pentito dell'affare mancato con il Gordo Liberti. In fondo, in fondo, una stanzetta accanto agli spogliatoi si poteva anche costruire... Forza ACD!

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