giovedì 15 dicembre 2011

ll più grande spettacolo




Sabato pomeriggio 10 dicembre 2011 nel segno della Gianna. Non quella Sanremese del compianto maestro Rino, e nemmeno la deliziosa capostipite dei Polverini nonché amorevole nonna del nostro Brigante de’ Ripone, bensì l’inconfondibile e pungente frescura Alleronese pre-Natalizia che, da secoli ormai, scompiglia i ciuffi e i riporti degli abitanti del borgo. 
Per solito, quando la Gianna chiama, noe risponnemo; e invece stavolta no; vista la serata in previsione, non potendo rimediare agli spifferi con il classico fai-da-te, vale a dire du’ bicchieretti a la goccia, mi tocca scaldarmi con un improvvisato trecchinghe verso il Tardiolo.

Esco di casa dopo aver consumato un rapido e frugale pranzo a base di patate arrosto con finocchio selvatico e sfiziose ali di pollo (la mi socera ha beccato il cimorro e oggi la svoltamo a surgelate!) e col gusto del caffè corretto all’Anisetta, in ricordo della prima quasi sbornia a casa dello zio Giovanni, mi avvio, passo passo, aiutando la digestione e godendo dell’attesa fino a Mattio perché, dicesse Lessing, “l’attesa del piacere è essa stessa piacere”. 
Passo indietro: nell’uscire di casa, afferrando dall’omo morto la sciarpa in filigrana dorata rossoblù, noto con altrettanto immenso piacere che il divano del salotto è già stato attrezzato dalla consorte in vista della notte; lì si consumerà il mio dopo cena A.Ci.Do. Prima o poi ella chiederà il divorzio e a me me toccherà buttamme sul Bello che va via come ‘l pane. Riquoto Lessing. Non sto nella pelle.

Raggiungo finalmente la greppa notando con soddisfazione un grande dispiegamento di trombettieri fatte ‘n casa; una grande famiglia in cui ognuno strombetta un po’ con quello che gli capita sotto la bocca. 
Ammetto, essendo ormai sfornito di ogni soffio vitale vista l’ultima arrampicata fatale, di non poter essere d’aiuto su questo fronte; me chiamavono Cor de fiatone! Mai più. Recupero un briciolo di capacità polmonare sulle note dell’inno (su questo semo iacce, regà; propongo un corso di ripetizione serale presieduto dal leggendario Gino della casata Pasqualetti, che di decibel se ne intende!); nel frattempo qualcuno, sfuggendo ai miei deboli sette decimi, srotola due cartelloni, anch’essi fatte ‘n casa in seguito a creativi Art Attack A.Ci.Di e l’arbitro, un ragazzetto dal folto capello moro (beato lui), fischia l’inizio.

In maglia bleurouge sfilano Cortellini tra i pali, l’Innominato anche detto Fabio Urbani, il Crapa Pelada Palombini, la Sega a nastro dell’Acquaviva al ritorno da titolare e Gasparri, le cui scorrazzate sulla fascia mi riempiono il cuore; a centrocampo sministrano Frullicone, l’Assessore Tiberi e l’Uselin de la comare diversamente noto come Fringuello; in aiuto alle punte e, come sostegno dietro, giostra Alessio della dinastia Pontremoli; in avanti spaziano Papallino e Gigi nostro. Formazione equilibrata e, in un certo senso, imposta viste anche le notevoli defezioni causa infortuni. 
Nonostante Eupalla si ostini ad infierire sulle nostre giunture, nonostante cinque match condensati in quindici giorni, fin dai primi minuti capisco che questa volta tra le due compagini c’è un sostanzioso abisso. Al di là dei facili pronostici che aleggiano nell’aria però, il calcio, lo sappiamo bene, va giocato, indi per cui mi accomodo per assistere allo spettacolo.

A questo punto, cari tifosi A.Ci.Di, mi avvio a raccontare una partita senza storia, semmai con un filo di cronaca, ma davvero senza storia. Lasciate perdere la prestazione sportivamente maiuscola dei nostri (entrano anche Re David, Il Cholo, Marchignani, Palombini Junior e udite, udite, il Cinese!), le azioni mirabili per fattura ed intuizione, i momenti di bel gioco (con la B maiuscola) e alcuni scambi da sgusciarsi le mani, la grandinata di goal, il risultato, insomma lasciate perdere le cose essenziali in una partita di calcio e capirete il senso di questa squadra. Il calcio pane e salame. La genuinità.

Con un perentorio 6 a 1 si chiude, dopo qualche sali e scendi, gastriti e travasi di bile, sballottati dal vortice nel frullatore delle partite a ripetizione (tanto più che nel calendario è stato imposto un recupero a metà settimana) e nella clessidra torna a scorrere la sabbia, nel boccione il rosso. 
Ai ragazzi va il merito di aver condotto senza pause dando prova di un buon lavoro sul piano del gioco e della personalità, a Mister Mou di aver motivato a dovere ed aver tenuto lo spogliatoio creando un gruppo che sembra davvero coeso. E chi si attendeva la reazione del Penna ha dovuto ricredersi; all’ultimo goal, il sesto, il Tardiolo esplode. Il Cholo, intercettando una sfera vacante in area avversaria, la butta dentro con decisione. 
Con lui, alzo le braccia al cielo. Intorno, solo urla vichinghe, proposte di matrimonio (previo consenso del Bello) e l’applauso sornione di papà Gufo. Qualcuno gli sussurra: stasera paghe da beve!

E sera fu. Or bene, lettori di questo strampalato blog dovete credermi, i pochi che fossero mancati, stasera, hanno perso una buona occasione per dimostrare che in questo sempre più piccolo borgo non necessariamente tutto è destinato a perire bensì qualcosa può ancora nascere. E, perché no, partire proprio da qui, dal calcio pane e salame. 
Oggi, il minimo che si potrebbe fare su queste pagine, è ringraziare chi, da un paio d’anni, con dedizione e contro tutti i più rosei pronostici, ha quotidianamente sottratto tempo al proprio lavoro credendo in questo progetto. Grazie al Presidente, attento e creativo, alla dirigenza, nessuno escluso, all’impegno e la passione del Mister, ai bravi ragazzi, alla tifoseria superdotata, alla Simona, all’Anna e Daniele, più in generale alla famiglia Tardiolo, una spalla su cui piangere e una mano sempre tesa. Grazie a tutti quelli che si sono prodigati alla buona riuscita. Stasera, non c’è spettacolo su maxi schermo che tenga. 
Brindo col bombo ai vecchi rancori di Mourinho e Guardiola, al goal del Cholo, a ‘sto piatto de tajatelle da pallone d’oro che fa resuscità li morti e forse anche Milito; i veri blaugrana li ho seduti qui accanto a me, e questo è il Santiago Bernabeu.

10 commenti:

  1. SEMPLICEMENTE STRAORDINARIO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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  2. HA DETTO TUTTO LO ZIO.POI ,SE TOCCHIAMO PURE LE CORDE DELLA SENSIBILITA',POSSIAMO ANCHE FARE 2 LACRIMUCCE.grande Aminadab,grande la squadra,grandi noiTUTTI . Ce lo fate l'ultimo regaluccio del Guaàtrdege ?? Grazie a nome di tutta la comunità . FORZA ALLERONA

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  3. Straordinaria comunità tra tifosi, calciatori, dirigenti e allenatore. Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile la serata di sabato, e in specialm modo all'Anna! Allerona c'è!

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  4. A Guardea a differenza di Porano arriviamo piu' riposati ma un po' piu' acciaccati visti gli infortuni e le influenze ma non meno motivati. Quindi un invito a tutti i tifosi gli amici e i parenti a seguire la squadra nella vicina Guardea e dar manforte al gruppo che sta' veramente facendo bene. Per cio' che riguarda la cena un complimento sincero a chi ha cucinato era veramente tutto buono (ma le tagliatelle erano da paura)e complimenti a chi ha organizzato una sala un tavolo e un ambiente veramente natalizio mi dispiace di essere andato via prima della fine ma ho veramante apprezzato tutto.
    Se permettete visto che non guasta mai il solito complimento al " bello " che credo che sia il cardine di tutta questa storia.
    Ci vediamo domani speriamo in tanti speriamo di fare un'altro scherzetto ai nostri avversari.

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  5. 'l Bello è nei nostri cuori! Grazie a tutti per la magnifica serata.

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  6. ringrazio vivamente a nome della squadra tutti coloro che hanno partecipato sabato sera a un contributo speciale e importante.Vedo che,i risultati di questa serata sono stati positivi,mi fà molto piacere,ma....i ringraziamenti nn vanno solamente a me xchè in molti hanno partecipato x rendere al meglio questa serata:la pulce,sara,nicoleeta,ritina,simona,daniele,silvana,vanessa,monia,massimo,la clerissa,arianna,valentina,cecilia,alice,valentina,fico,comodino,il cholo,e.....tanti altri,grazie a tutti coloro che vogliono bene a questa squadra,una delle poche cose che tiene unito il nostro piccolo paese..

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  7. E' stata veramente una serata stupenda, naturale evoluzione di un gruppo che sta facendo davvero cose grandi in una piccola realtà come la nostra!! Complimenti a tutti per la cena ed in particolare "all'Annaccia" che coordinando il tutto questa volta si è davvero superata...
    FORZA A.C.D. e FORZA ALLERONA!!!!!!!

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  8. Io credo che un omaggio al Bello e all'Anna è dovuto. Grazie di cuore. Senza di voi questo nostro magnifico paese sarebbe tutt'altra cosa!

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  9. oooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo,basta che mi fate emozionare.....mmm.mmm

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